Il bambino
Sebastian Fitzek
Elliot, pubblicato nel 11 gennaio 2012
380 Pagine
Stern, il protagonista del libro, è un avvocato difensore con un passato terribile: la morte di un figlio è impossibile da superare.
L'equilibrio trovato da Stern dopo tanto tempo si interrompe il giorno in cui nella sua vita piomba un ragazzino di 10 anni, Simon, che sostiene di aver ucciso un uomo 15 anni prima, nella sua vita precedente. Incredulo, e minacciato da uno sconosciuto di scovare il vero assassino di quell'omicidio, Stern si cimenta in una caccia all'uomo, affiancato da Carina, l'infermiera di Simon, e da Borchert, un personaggio davvero singolare, lottando contro il tempo.
Fino ad arrivare ad un finale a sorpresa, come solo Fitzek riesce a fare. Adoro Fitzek e i suoi libri, ma devo ammettere che, nonostante mi sia piaciuto, "Il bambino" si posiziona un gradino sotto i suoi primi due thriller.
Uno stile letterario fluido, veloce, caratterizzato da capitoli molto corti che tengono col fiato sospeso. Gioca continuamente con il lettore per sviare i suoi sospetti, e con me ha assolutamente vinto. I personaggi sono ben costruiti, con personalità distinte e sentimenti in cui ci si può immedesimare (la dolcezza di Simon è infinita), ed è ciò che preferisco, perché un buon libro deve riuscire a smuovere pensieri ed emozioni, positive o negative che siano, per far sì che ci si appassioni e, soprattutto, per far sì che rimanga impresso nella nostra memoria. "Il bambino" ha un inizio inquietante, è ansiogeno nella parte centrale della narrazione, e un finale a cui si arriva in apnea (stesse percezione avute con i suoi due precedenti libri).
Amanti di Fitzek e dello psicothriller, leggetelo!